L' ESPOSIZIONE
Le opere esposte nelle sale del MAMA sono tutte lavori scolastici eseguiti manualmente prima del 2016 dalle classi terze (corsi B, C, D) della scuola “G. Pascoli” di Anzola Emilia. Le immagini appartengono alla collezione privata del Prof. Paolo Devescovi, titolare del corso d’Arte ed Immagine e reperibili, per una più ampia disamina, sul suo sito DevescovART. Le opere sono state eseguite con tecniche varie (matite, tempere, olii, pennarelli, pastelli colorati e vari materiali) e generalmente realizzate su supporti cartacei o su tele. Ogni opera, come esercizio scolastico, è stata ispirata (non copiata) da un preciso movimento artistico o un particolare artista. Il prof. Devescovi, proponendo questo tipo di attività creativa, intende offrire ai suoi studenti un approccio all’Arte Moderna per nulla nozionistico aperto ad uno studio propositivo ed interpretativo delle grandi opere e alla creazione di vere e proprie piccole opere d’arte d’emulazione.
PIANO PRIMO (3D)
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Il primo livello espositivo ospita nelle prime sei sale emulazioni dell’arte di vari celebri artisti:
Quattro sale ospitano una collezione di opere ispirate al Futurismo, indagando in modo originale il tema delle successioni dinamiche. Altre quattro sale affrontano i temi della grafica tipica dell’Art Nouveau con originali invenzioni stilistiche applicate alla scrittura di parole. |
PIANO SECONDO (3B)
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Il secondo livello espositivo ospita nelle prime sei sale emulazioni ispirate al cubismo analitico. I principali artisti di riferimento sono: Pablo Picasso (1881-1973), George Braque (1882-1963) e Juan Gris (1887-1927)
Le successive cinque sale ospitano ritratti femminili ispirati alla poliedrica produzione artistica di Pablo Picasso. Le ultime cinque sale espongono opere ispirate ai quadri astratti di Vasilij Kandinskij con composizioni dove forme e colori ricercano originali armonie visive al pari di quanto accade nelle composizioni musicali dove note e pause costruiscono armonie sonore. |
PIANO TERZO (3C)
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Il terzo livello ospita in dieci sale una ricca collezione di paesaggi e vasi floreali eseguiti assecondando le tecniche dell’Impressionismo. Il principale artista di riferimento è senza dubbio Claude Monet (1840-1926).
Altre tre sale sono dedicate all’Espressionismo; nello specifico, le opere esposte si ispirano ai Fauves ed in particolare ad André Derain (1880-1954) e Maurice de Vlaminck (1876-1958) dove preminente è la carica espressiva del colore, non più usato per rendere il chiaroscuro ed i volumi, ma per le sue proprie qualità ovvero per la sua “bellezza”. L’ultima sala è dedicata ad Alberto Burri (1915-1995) con opere ispirate ai suoi inquietanti “sacchi” ovvero tele rosse o nere ricoperte da logori sacchi pieni di rammendi o alle sue “combustioni”, altre opere realizzate con pezzi di plastica bruciata. |